Come e dove pagare il bollo auto scaduto o in ritardo

Ultimo aggiornamento: 29.03.24

 

Tassa non particolarmente amata dagli automobilisti, il bollo va comunque pagato. Che fare se si è in ritardo? 

 

Alcuni dicevano che le certezze della vita sono poche e qui noi aggiungiamo: sicuramente tra queste c’è il pagamento del bollo auto all’ACI. A volte può capitare però che si è un po’ confusi sulle modalità, vuoi per nuove manovre finanziarie, vuoi perché non è un’operazione che si svolge quotidianamente. Ecco, qui faremo un po’ di chiarezza, spiegando anche in primis che cos’è il bollo auto e perché è così importante essere sempre in regola o rientrare qualora sia scaduto o pagato in ritardo.

Avere un’auto a disposizione, infatti, non vuol dire solamente godersi i viaggi o acquistare accessori come il coprivolante, ma significa anche imparare a essere sempre in regola.

Infatti, il rischio è di incappare in seri problemi amministrativi che generalmente sono rappresentati da sanzioni che aumentano di giorno in giorno.

 

Di cosa si tratta?

Alcuni forse lo sapranno già: il bollo auto è un vero e proprio tributo regionale, che deve essere pagato da tutti coloro che possiedono una vettura, in particolare un’auto. Il suo pagamento non è mensile o settimanale, bensì è obbligatorio e annuale per tutti quelli che hanno ovviamente un’assicurazione. Non importa se l’auto rimane ferma, parcheggiata per mesi, o se la utilizzate quotidianamente per andare a lavoro o per sbrigare le classiche faccende: va sempre pagato.

L’importo può però variare a seconda di alcuni fattori specifici, come la potenza del veicolo in Kw o la regione di appartenenza, o ancora il suo impatto ambientale. Pagare il bollo auto può avvenire prima della scadenza o, qualora ci fossero dei problemi effettivi, anche entro il mese successivo. Quindi, se per esempio risulta scadere a maggio, questa tassa di circolazione dovrà essere completamente saldata entro la fine di giugno.

 

Alcuni cambiamenti

Negli ultimi mesi, e soprattutto nell’ultimo anno, ci sono stati una miriade di cambiamenti per quanto riguarda le tasse. La nuova manovra finanziaria ha posto le basi per una modifica sostanziale di diversi aspetti, tra cui proprio quello del bollo auto.

Infatti, a oggi il pagamento può essere effettuato anche tramite l’ormai famoso PagoPA. Quest’ultimo è un nuovo sistema dell’Agenzia delle Entrate che da un lato aiuta chi non sa come pagare il bollo auto, e dall’altro rende più chiare le transazioni.

Sul portale ufficiale del sito del Governo, viene ampiamente spiegata questa nuova modalità, che mette in primis in regola tutti, dai cittadini alle pubbliche amministrazioni. Questo nuovo metodo si sovrappone al vecchio bollettino, aggiungendo un codice univoco identificativo di ogni versamento, standardizzando tutti i pagamenti, evitando quindi ritardi e malintesi.

Ciò senza dubbio aiuta quanti non sanno dove pagare il bollo auto, perché hanno appena preso la patente o acquistato un veicolo nuovo.

Dove pagare il bollo auto?

Ora che sappiamo che il pagamento del bollo auto può avvenire con un nuovo metodo, non resta che capire anche dove si può fare, anche qualora sia ormai scaduto o in ritardo.

Ebbene, i principali canali e mezzi, che siano fisici od online, rimangono sempre uguali: tramite home banking, punti vendita Sisal o presso la propria banca, nella filiale più vicina, e ancora presso ATM abilitato o negli uffici di Poste Italiane.

Quanti invece vogliono optare per il pagamento del bollo all’ACI o preferiscono farlo online, si deve sicuramente optare per l’Internet banking o andare nelle sezioni apposite del sito dedicato. Bisogna inoltre considerare un’altra cosa: molti infatti si chiedono come si fa a calcolare il bollo in anticipo: in realtà non è necessario. No, perché l’importo da versare viene poi dato in automatico dopo che vengono inseriti tutti i dati del proprio veicolo.

Qualora siate in ritardo o il termine sia ormai scaduto, non preoccupatevi più di ciò che serve, perché a questo punto i soldi verranno poi scalati in automatico dal conto, se utilizzate ovviamente la carta di credito. Dopodiché, riceverete una mail di conferma del pagamento, con allegato la ricevuta che dovrà poi essere assolutamente conservata.

Se tutto questo però vi sembra troppo complicato o se preferite comunque il rapporto umano, potete optare anche per ricercare gli uffici ACI più vicini o delle agenzie di pratiche auto.

Pagamenti in ritardo 

Se il giorno rosso di pagamento del bollo auto è sfuggito anche all’occhio più attento, non bisogna preoccuparsi. Infatti, ci si può sempre rimettere in regola, tenendo in conto però una somma aggiuntiva che può variare a seconda del tempo trascorso dalla data di scadenza.

Ovviamente, se la tassa di circolazione è rimasta ancora non pagata dopo anni, la sanzione sarà molto più importante, cioè pari al 30% dell’importo originale a cui vanno poi aggiunti tutti gli interessi.

A questo punto alcuni di voi potrebbero dunque chiedersi: “ok, ma dove si possono pagare i bolli arretrati?” E la risposta sarebbe: usando sempre gli stessi metodi, quindi sia fisicamente in un’agenzia di pratiche auto o agli uffici ACI, sia online sul sito web dedicato dell’Agenzia delle Entrate. Ma come pagare il bollo auto non è certamente l’unica cosa che conta quando si tratta di prendersi cura del proprio veicolo.

Infatti, può capitare che per un motivo o per un altro si debba vendere o acquistarne uno nuovo ma da privato, magari anche usato.

Chi deve pagare il bollo auto in caso di vendita?

Come si può immaginare, quando un’auto o comunque un veicolo viene venduto da un privato a un altro, il responsabile del pagamento del bollo auto rimane soltanto uno.

Infatti, quando si fa il passaggio di proprietà, in base alla data di autenticazione della firma in atto di vendita, si fa corrispondere anche l’obbligo della tassa di circolazione.

Ciò significa che, per esempio, se alla vendita tra un privato cittadino e un altro il bollo auto non è ancora stato pagato ed è scaduto, la somma di quest’ultimo andrà corrisposta dal proprietario originario. Dopo la firma, invece, i successivi pagamenti della tassa di circolazione saranno a carico poi del nuovo proprietario. In questo modo si evitano frodi o malintesi che possono dare vita anche a situazioni pesanti da sostenere.

 

 

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