Come funziona una telecamera per auto

Ultimo aggiornamento: 18.04.24

 

Se non avete mai utilizzato una telecamera per auto vi invitiamo a leggere con attenzione la nostra guida che vi chiarirà tutti i dubbi su funzionamento, montaggio e modelli.

 

Cosa sono le telecamere per auto? La risposta è molto semplice, sono occhi elettronici che possono essere montati sul vostro veicolo per avere sempre sotto controllo ciò che accade intorno all’automobile, sia davanti sia dietro in base al modello acquistato. Se state cercando una buona telecamera per auto dovrete prendere in considerazione una, o entrambe, le tipologie in vendita sul mercato: dash cam e retrocamera.

La dash cam è una telecamera che viene installata nell’abitacolo, nei pressi del cruscotto e che punta direttamente sulla strada di fronte a voi, per registrare tutto ciò che accade nel senso di marcia. La sua utilità non si esaurisce unicamente in riprese autostradali per documentare il vostro viaggio on the road con amici, generando quindi video buoni per la pubblicazione sui social ma svolgono un ruolo essenziale nel presentare prove sostanziali in caso di incidenti. 

Le dash cam sono molto utilizzate per esempio in Cina dove l’aumento di incidenti ma anche di vere e proprie truffe ha portato i cittadini a premunirsi con questi dispositivi che permettono loro di difendersi in tribunale da accuse di terzi. Montare una dash cam nella propria vettura è inoltre molto semplice, non avrete bisogno di mettere mano tra i componenti elettrici dell’automobile ma vi basterà fissare la telecamera al parabrezza e alimentarla inserendo l’apposito cavo nell’accendisigari. 

Se volete rendere la telecamera indipendente dall’automobile potete nella maggior parte dei casi sfruttare anche una batteria esterna, le classiche powerbank che vengono utilizzate anche come batteria ausiliaria per gli smartphone, avendo così la sicurezza che riprenda sempre in qualsiasi momento, anche qualora l’auto dovesse spegnersi.

Una tecnologia di cui le dash cam dovrebbero essere sempre dotate è il G-sensor, un dispositivo che si attiva in caso di urto o frenata brusca, salvando i file video in modo che questi non possano essere sovrascritti. Per ridurre al minimo la manutenzione ed evitare la cancellazione manuale dei file ogni qual volta che la memoria si riempie, le telecamere per auto dispongono di sistema “loop”, che sovrascrive i file più vecchi automaticamente. Non avrete quindi esigenza di scollegare la telecamera dall’auto poiché tutto verrà gestito autonomamente dal software interno.

 

 

Parcheggio semplice

La seconda tipologia di telecamere per auto è leggermente più laboriosa da installare, tuttavia si rivela una vera e propria manna dal cielo per chi non ha tanta dimestichezza con le manovre in retromarcia e odia in modo categorico le operazioni di parcheggio: parliamo della retrocamera.

L’utilità di questo occhio elettronico è innegabile, riesce a fornire una visuale chiara di tutto ciò che è presente dietro l’automobile, inviando le immagini riprese sul display installato nell’abitacolo, permettendovi di schivare ostacoli, auto e pali senza dovervi girare dietro, tenendo al contempo sotto controllo anche ciò che accade di fronte a voi. La comodità è innegabile, tuttavia l’installazione potrebbe risultare un po’ scomoda, soprattutto per chi non ha molta dimestichezza con il fai da te. Se rientrate in questa categoria di utenti vi consigliamo di rivolgervi a un esperto del settore che possa montarla per voi a un prezzo soddisfacente.

 

La posizione ideale per la retrocamera è nei pressi della targa, pertanto è necessario praticare un foro nella carrozzeria dove verrà posizionata. Per l’alimentazione dovrete collegare i cavi al sistema elettrico dell’auto, in modo che la telecamera entri in funzione non appena l’auto viene messa in moto. Tale collegamento può essere effettuato in due modi, o collegando i cavi elettrici al sistema di illuminazione posteriore del veicolo o facendo passare i cavi all’interno dell’automobile fino a raggiungere la batteria. È inutile sottolineare che la prima soluzione è forse la più comoda.

Il secondo passaggio prevede invece il collegamento del cavo video al display dell’auto, che può essere di serie o incluso nella confezione della retrocamera. Per questo cavo non potrete far altro che cercare il percorso più breve, facendolo passare magari sotto la tappezzeria dell’auto in modo da renderlo invisibile, fino a raggiungere lo schermo. Una volta effettuata questa operazione non resta che accendere l’auto e guardare sullo schermo le immagini riprese dalla retrocamera per eseguire in modo agevole le manovre in retromarcia.

 

 

Sincronizzata con l’automobile

In entrambi i modelli, come è facile intuire, il funzionamento è legato all’accensione della vettura, pertanto se volete creare un sistema di videosorveglianza dell’automobile, installando magari sia una dash cam sia una retrocamera per riprendere eventuali malintenzionati che potrebbero arrecare danni, potrebbe essere interessante prendere in considerazione la possibilità di collegare le telecamere a powerbank esterne. 

L’inconveniente, in questo caso, è che le powerbank avranno bisogno di essere, presto o tardi, ricaricate, rivelandosi quindi un sistema di controllo particolarmente laborioso. Si tratta però dell’unica alternativa qualora vogliate tenerle in funzione, per esempio, durante le ore notturne, una scelta da tenere in considerazione soprattutto se siete costretti a parcheggiare l’automobile per strada, a causa di mancanza di parcheggi interni o comunque sorvegliati.

In caso vogliate valutare tale opzione, sarebbe il caso di acquistare una o più powerbank da almeno 20.000 mAh, che garantiscano quindi ore di utilizzo, soprattutto se collegate a dispositivi a basso consumo energetico.

 

 

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