Grandi cambiamenti su scala globale e una maggiore sensibilità verso i temi della sostenibilità ambientale aprono i cancelli alle auto di nuova generazione
Oggi il prezzo di questi veicoli è sempre più abbordabile, anche se permangono dubbi su come funziona un’auto ibrida. Ormai da tempo si parla di rivoluzione del sistema dei trasporti, eppure ancora non siamo riusciti a svincolarci dall’alimentazione a combustione. Le automobili con sistema di alimentazione ibrido, cioè con un classico motore che lavora grazie al carburante e un altro elettrico, sono nelle nostre strade da tempo.
Finalmente è possibile acquistarle allo stesso prezzo del benzina grazie agli incentivi statali, o con costi lievemente superiori. Si affiancano ad altre novità che entrano a far parte del parco auto delle città. La scelta di un sistema di alimentazione o l’altro non serve a chiarire il dilemma se usare l’olio motore 5W40 o il 5W30: è importante considerare tutti gli aspetti relazionati a questa tecnologia e le conseguenze che ne derivano.
Cosa sono le auto ibride
Tra le prime a essere proposte sul mercato globale ci sono state le Toyota Hybrid che ancora rappresentano la scelta principale di tanti autisti. La Toyota ibrida è stata la prima a introdurre il sistema che molto semplicemente si basa su due motori. Un classico motore termico, cioè in grado di imprimere il movimento grazie al calore sprigionato grazie al carburante, e un motore elettrico. Quest’ultimo si alimenta di continuo grazie al movimento dell’auto e alla cosiddetta frenata rigenerativa, in grado di recuperare l’energia cinetica prodotta in questo preciso momento.
La macchina ibrida è una soluzione semplice ma allo stesso tempo innovativa. Col passare del tempo sono state migliorate le prestazioni e l’autonomia. Infatti, il sistema ibrido non può prescindere dall’alimentazione a combustione di carburante. È vero però che quest’ultima risulta nettamente inferiore rispetto a una macchina tradizionale a diesel o benzina.
Come si ricarica un’auto ibrida
A differenza delle auto elettriche tout court, le ibride non hanno bisogno delle colonnine di ricarica ma, come già detto, di combustibile. Le auto sono dotate di batterie in grado di accumulare l’energia prodotta dall’auto in fase di movimento e soprattutto di frenata e rallentamento.
Quindi non è necessario cercare le rare e non sempre attive colonnine come nelle auto totalmente elettriche. Anche se questo non vale del tutto per la tipologia Plug-in Hybrid che vedremo di seguito. L’autonomia è determinata dal tipo di combustibile utilizzato. Il fatto che se ne usi molto meno, in percentuale variabile a seconda del tipo di motore powertrain rende le macchine molto meno dispendiose e inquinanti.
Tre tipi di motore ibrido
Si distinguono attualmente tre tipologie di powertrain, in base al tipo di tecnologia sviluppato e alle performance che riesce a garantire.
Mild Hybrid
Rappresenta la stragrande maggioranza della tecnologia ibrida attualmente in circolazione e anche per il 2024 se ne prevede grande richiesta. Definito anche ibrido leggero, rappresenta la soluzione meno complessa e strutturata dal punto di vista della meccanica. Il vantaggio immediato per l’acquirente è il contenimento dei prezzi delle auto che montano questo tipo di motore. Il motore elettrico di cui è dotata l’auto è di dimensioni ridotte, quindi è anche inferiore l’autonomia in elettrico.
Per lo più è un motore a cinghia, riesce a supportare il motore tradizionale anche nella spinta in accelerazione e genera il movimento. Si ricarica durante la marcia e la frenata e accumula l’energia così prodotta nelle sue celle, le batterie qui sono di piccole dimensioni.
La riduzione del consumo di combustibili si attesta intorno al 15% stando a quanto dichiarano le case automobilistiche. Non esattamente il più indicato per chi ha intenzione di contenere i costi di carburante, ma una buona soluzione in città in cui frenate e ripartenze si alternano frequenti.
In questo settore stanno investendo tante aziende e un po’ tutte puntano a realizzarne una versione per tutte le tasche. È il sistema che monta la Fiat Panda, la Ford Puma e Suzuki Swift, ma per il 2024 sono attese novità anche in casa Kia, Seat e Nissan.
Sistema Full Hybrid
L’ibrido Toyota ha fatto scuola e questo rappresenta di certo il sistema che meglio rappresenta l’innovazione introdotta dalla casa giapponese. Seppure non sia il più diffuso, è quello che più di altri riesce a contenere allo stesso tempo spese ed emissioni.
Qui è possibile decidere se la trazione dipende dal motore termico, l’elettrico o entrambi a seconda delle condizioni del tragitto. Per esempio, è possibile percorrere alcuni chilometri in questa modalità di marcia, cosa che con il sistema mild non è possibile.
Inoltre, se le batterie sono cariche è possibile anche partire in elettrico. Queste sono macchine più potenti e soddisfacenti, infatti entrambi i motori collaborano in fase di accelerazione per imprimere una spinta decisa dal carattere più sportivo.
Sistema Plug-in Hybrid
Prestazioni migliori e anche fasce di prezzo più alte per questa tecnologia che insieme a una prestazione più soddisfacente si rivela più versatile. Infatti, queste sì riescono a ridurre in maniera significativa le emissioni tanto da poter circolare nonostante il blocco del traffico o in zone a traffico limitato, ZTL. In questo gruppo di auto si trova la gamma Renault ibrida che comprende persino il SUV Captur o la SW Megane.
A rendere speciali le Plug-in c’è la possibilità di essere ricaricate come le auto esclusivamente elettriche. Inoltre sono quelle più spesso interessate da incentivi statali che ne incoraggiano l’acquisto con generose detrazioni..
I modelli delle diverse case permettono di percorrere alcune decine di chilometri in elettrico, in alcuni casi fino a 65 km. Quindi durante questa fase del tragitto non emettono gas di scarico. Risultano di fatto più economiche, perché si riducono i costi di manutenzione che caratterizzano gli altri tipi di powertrain delle vetture ibride. E voi? Se state valutando di investire per l’acquisto di una nuova auto per la famiglia, di certo avrete valutato i vantaggi di affidarsi alla tecnologia del futuro.
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