Diamo un’occhiata a quelli che sono i dieci modelli di automobile più soggetti al rischio di essere rubati, e per quali ragioni.
I furti d’auto si collocano all’ottavo posto nella lista dei crimini più commessi in Italia; pur essendo meno frequenti rispetto ai furti nelle abitazioni, a quelli nei negozi, ai furti con strappo e con destrezza, sono comunque molto diffusi e in alcune zone della penisola rappresentano una vera piaga.
Le città con più furti sono soprattutto Napoli, Roma e Milano infatti, dove ogni anno vengono sottratte dalle 15.000 alle 18.000 autovetture, ma i ladri di auto sono molto attivi anche a Torino, Catania, Bari, Foggia, Palermo, Caserta, Barletta, Andria e Trani, tanto nel territorio cittadino quanto nella provincia.
Le città elencate in precedenza sono ovviamente i luoghi dove si concentrano il maggior numero di reati di questo tipo, anche se in proporzioni differenti; le auto più rubate a Napoli ogni anno, per esempio, sono quasi 18.000 e per lo più utilitarie e citycar, mentre a Torino vengono sottratte in media quasi 4.000 automobili ogni anno. I furti di auto vengono commessi anche nei piccoli paesi di provincia ovviamente, seppure in misura minore, e in tutte le regioni d’Italia.
Le dinamiche dei furti auto
A differenza dei furti nelle abitazioni e dei furti a strappo, i furti auto rispondono a una logica ben precisa, e cioè quella di alimentare il mercato clandestino delle parti per auto; fatte le debite eccezioni infatti, il destino comune della maggior parte delle macchine rubate è quello di essere smantellate e cannibalizzate dei loro componenti primari: i cristalli, i freni, la trasmissione, il kit frizione, gli allestimenti interni, il motore intero o le sue singole parti, che vengono poi illegalmente rivenduti a ricettatori che, a loro volta, li rimettono in circolazione sul mercato come ricambi.
Di conseguenza i ladri di macchine sono soggetti a delle limitazioni per quanto riguarda la tipologia di automobile, ed è proprio questo che rende possibile stilare con estrema facilità un elenco di quelle che sono le auto più rubate in Italia.
La classifica globale differisce da quelle annuali
Allo stato attuale delle cose, nell’elenco delle dieci automobili più rubate rientrano i seguenti modelli nell’ordine in cui sono riportati:
1. Fiat Panda
2. Fiat 500
3. Fiat Punto
4. Lancia Ypsilon
5. Volkswagen Golf
6. Smart Fortwo Coupé
7. Renault Clio
8. Ford Fiesta
9. Opel Corsa
10. Fiat Uno
La classifica è ovviamente assoluta, cioè tiene conto soltanto della quantità complessiva dei diversi modelli di auto sottratti nel corso degli anni. Se invece consideriamo la classifica delle auto più rubate nel solo anno 2021, invece, è la Fiat Uno a trovarsi in prima posizione, seguita rispettivamente da Corsa, Fiesta, Clio, Smart e Golf, mentre la Ypsilon, la Punto, la 500 e la Panda occupano rispettivamente la settima, l’ottava, la nona e la decima posizione.
Questo dimostra che i ladri, oltre alle tipologie di automobile, sembrano tener conto anche delle tendenze di mercato, adattandosi alle variazioni della domanda e dell’offerta dei ricambi automobilistici.
Le categorie più soggette a rischio
Già che ci siamo è bene sfatare un mito: le auto che fanno più gola ai ladri non sono le fuoriserie e nemmeno le autovetture di lusso. Come si può facilmente intuire dall’elenco visto in precedenza, infatti, i modelli a rischio sono le utilitarie, le city car e le berline di medie dimensioni a due e tre volumi.
La maggior parte delle auto in circolazione appartengono a queste tre categorie infatti, di conseguenza il mercato dei ricambi delle auto appartenenti ai segmenti A, B e C è di gran lunga più florido rispetto a quello delle automobili dei segmenti superiori, in particolar modo delle autovetture di lusso e delle fuoriserie. Queste ultime, infatti, sono molto più facili da identificare a causa della loro natura “appariscente” e per il numero di esemplari in circolazione, nettamente inferiore rispetto a quello di berline e utilitarie.
Le automobili italiane
I modelli di auto più soggetti al rischio di furto sono ovviamente quelli prodotti dalle ditte italiane. Le Fiat Panda, 500 e Punto, per esempio, occupano rispettivamente il primo, secondo e terzo posto nella classifica delle automobili più rubate nel nostro Paese, la qual cosa non sorprende affatto visto che sono anche i modelli più venduti e quelli tendenzialmente più longevi, a causa della paradossale facilità nel reperire ricambi a basso costo.
A riprova di questo basta citare la Fiat Uno, che pur essendo fuori produzione dal lontano 1995, è ancora in circolazione in un numero di esemplari talmente elevato da rientrare al decimo posto nella classifica delle autovetture più rubate.
Delle 10 autovetture più rubate, quindi, la metà è costituita da modelli italiani; quattro dei quali prodotti dalla Fiat e uno dalla Lancia.
Le automobili straniere
Le posizioni dalla quinta alla nona, invece, sono occupate da cinque automobili prodotte da ditte estere.
Al quinto posto troviamo un classico delle automobili tedesche, la Volkswagen Golf, seguita dalla city car Smart Fortwo Coupé; al settimo posto si trova la Renault Clio, all’ottavo la Ford Fiesta e al nono la Opel Corsa.
I SUV sono invece una categoria a parte che non rientra nella classifica soltanto per una questione di numeri, perché sono meno diffusi rispetto a utilitarie, berline medie e city car; per quanto riguarda questo particolare tipo di autovetture, comunque, i modelli più rubati sono la Nissan Qashqai, la Range Rover e la Hyundai Tucson.
Le auto elettriche
Dalla classifica sono escluse le versioni elettriche delle autovetture citate. Allo stato attuale delle cose, infatti, le auto elettriche rappresentano la tipologia più sicura di automobile grazie al loro elevato contenuto di componenti Hi Tech, in particolar modo protezioni, avanzati sistemi di identificazione biometrica e elevata connettività, sia per quanto riguarda i servizi internet sia per la navigazione e il GPS.
Quasi sicuramente i ladri riusciranno a trovare il modo per aggirare questi che per loro sono dei grossi ostacoli, ma questo avverrà soltanto in futuro, quando le auto elettriche avranno ormai sostituito del tutto o quasi le automobili con motori endotermici.
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