Il superamento dei limiti di velocità è una delle infrazioni più facili da compiere quando si è alla guida, vediamo che conseguenze comportano e come fare per evitarle.
Superare i limiti di velocità è estremamente facile e di conseguenza anche il rischio di incappare in una sanzione pecuniaria e perfino nella decurtazione di punti dalla patente. Esiste anche la possibilità di vedersi notificare una multa per eccesso di velocità senza essere stati responsabili dell’infrazione, cosa che può accadere quando si presta la macchina a qualcuno.
Mettiamo per esempio il caso che un amico, oppure un parente, abbia chiesto l’auto in prestito per un’emergenza e che nel guidarla abbia inavvertitamente superato il limite di velocità in una tratta stradale monitorata da autovelox. In questa circostanza l’infrazione non viene notificata immediatamente al conducente, quindi la multa viene spedita direttamente al legittimo possessore del veicolo.
Ma quali sanzioni rischia chi si rende colpevole del superamento dei limiti di velocità? Andiamo a scoprirlo insieme.
I limiti sono fatti per essere superati… oppure no?
Questa frase motivazionale è valida solo a livello personale, ma non va assolutamente applicata quando ci si trova alla guida di un veicolo, soprattutto per quanto riguarda la velocità di guida.
Ma nello specifico quali sono questi limiti e in quali ambiti si applicano? Il codice della strada stabilisce quanto segue:
♦ Su tutte le strade urbane, fatta eccezione per quelle a scorrimento rapido, il limite da non superare è di 50 km/h
♦ Sulle strade urbane a scorrimento rapido, invece, il limite massimo è di 70 km/h
♦ Sulle strade extraurbane secondarie il limite è di 90 km/h
♦ Sulle strade extraurbane principali il limite sale a 110 km/h
♦ In autostrada vige il limite massimo di 130 km/h
I limiti di velocita sono più rigidi per i neopatentati; questi ultimi, infatti, per i primi tre anni non possono superare i 90 km/h sulle strade extraurbane principali, mentre il limite in autostrada è di 100 km/h.
Questi limiti sono ovviamente valevoli a livello generico e solo in assenza di particolari indicazioni; sia sulle strade urbane ed extraurbane sia sulle autostrade, infatti, la velocità massima può essere soggetta a limiti specifici lungo alcune tratte oppure in determinate condizioni climatiche, come per esempio in caso di nebbia.
Infrazioni e sanzioni
Le sanzioni delle multe per eccesso di velocità variano a seconda del margine di differenza tra la velocità tenuta dal veicolo e quella imposta dal limite; se quest’ultimo è di 90 km/h, per esempio, e la velocità dell’auto è di 98 km/h, allora il margine è inferiore ai 10 km/h e la multa sarà calcolata sul minimo della sanzione: dai 41 ai 168 euro nella fascia oraria che va dalle sette del mattino alle dieci di sera, e dai 54,67 ai 224 se l’infrazione è commessa in un orario che va dalle dieci di sera fino alle sette del mattino.
Le multe si fanno più salate se il margine va dai 10 ai 40 km/h: dai 168 ai 674 euro durante il giorno e dai 224 ai 900 euro circa durante la notte.
Dai 40 ai 60 km/h in più rispetto al limite massimo, invece, oltre alla sanzione pecuniaria è prevista anche la sospensione della patente da uno a tre mesi, e viene portata da sei a dodici mesi se il limite di velocità viene superato di oltre 60 km/h; le sanzioni pecuniarie per le infrazioni che superano la differenza dei 40 km/h diventano salatissime, dai 530 euro circa fino a un massimo di 4.400 euro circa.
I punti della patente vengono sottratti esclusivamente quando le infrazioni al limite di velocità superano la differenza dei 10 km/h; nella fattispecie una differenza compresa tra 10 e 40 km/h può portare a una decurtazione fino a 5 punti, mentre quelle tra i 40 e i 60 km/h e oltre i 60 km/h possono costare fino a 10 punti.
Come evitare di perdere i punti dalla patente
Nella maggior parte dei casi non è possibile evitare le sanzioni, quindi il metodo migliore per non farsi togliere punti dalla patente è quello di stare attenti alla guida e rispettare i limiti imposti dalla segnaletica e dal codice della strada.
Spesso e volentieri, infatti, l’infrazione è causata dalla disattenzione oppure dalla fretta, basta dimenticarsi di controllare il tachimetro per un attimo e il gioco è fatto, soprattutto quando si percorrono strade monitorate dall’autovelox; in questi casi possono essere d’aiuto apparecchiature come il computer di bordo o il navigatore, che sono in grado di emettere un segnale sonoro per avvisare l’automobilista nell’esatto momento in cui viene superato il limite di velocità. Dal momento che esiste un margine di tolleranza, infatti, il guidatore distratto ha tutto il tempo di rallentare.
Mantenere la velocità dell’automobile entro i limiti previsti è importante non solo per evitare di prendere multe e salvaguardare i punti della patente, ma è vitale anche per l’integrità di cerchioni e pneumatici. Maggiori sono le sollecitazioni a cui vengono sottoposti, infatti, tanto più rapidamente si usurano; se il fondo stradale non è in buono stato, inoltre, percorrerlo ad alta velocità significa rischiare la foratura delle gomme e la rottura dei cerchi in lega.
È possibile opporsi alle sanzioni?
In determinate circostanze è possibile fare ricorso in tribunale per chiedere l’annullamento della multa; prima, però, è importante chiarire quali sono le condizioni necessarie affinché sia possibile fare ricorso.
Di seguito citeremo le più importanti, ma in caso di necessità è d’obbligo ricorrere comunque a un avvocato per ottenere maggiori informazioni e per gestire il ricorso.
♦ Eventuali irregolarità durante l’accertamento dell’infrazione, come la mancata visibilità della segnaletica per esempio, oppure eventuali irregolarità riguardanti l’autovelox e la sua collocazione.
♦ Lo stesso autovelox potrebbe essere soggetto a malfunzionamenti, inoltre, e attivarsi segnalando il superamento del limite di velocità anche se questo avviene al di sotto dei 10 km/h previsti dal limite di tolleranza.
♦ La notifica dell’infrazione dovrebbe essere immediata ma non sempre è possibile, quindi è considerata valida anche se eseguita a distanza di tempo; il limite massimo per eseguire la notifica, però, è di 90 giorni, se la multa viene notificata oltre questo tempo limite è possibile fare ricorso.
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