I livelli preoccupanti di inquinamento hanno messo al muro le amministrazioni locali e nazionali, oltre che quelle europee, spingendo verso un ridimensionamento del traffico in città. Qui tutte le novità in merito.
Gli ultimi anni hanno registrato valori in rosso per quanto riguarda la situazione dell’inquinamento in città. A oggi, non è soltanto la Padania a essere considerata una delle zone più ricche di smog e a preoccupare ambientalisti e amministrazione pubblica.
Infatti, da un po’ di tempo è entrato in vigore il blocco del traffico in Regioni e Comuni italiani che hanno deciso di adottare questo tipo di restrizioni.
Certo, la situazione appare piuttosto confusa, anche perché sembra che ci siano soluzioni sempre differenti in base alla località. Questo, tuttavia, porta con sé il rischio di creare disorientamento e non poche difficoltà a chi viaggia in auto per lavoro, passando da una Regione all’altra ogni giorno. Per questo motivo, in questo articolo cercheremo di fare chiarezza sul blocco delle auto diesel nelle principali metropoli e città italiane, così da partire avvantaggiati e senza alcun rischio di rimanere bloccati e impossibilitati a svolgere importanti commissioni o recarsi a lavoro.
La situazione città per città
Come anticipato, sono molti i Comuni che stanno dando il via alle limitazioni della circolazione alle auto diesel Euro 4, che risultano insieme a quelle a benzina tra le vetture più inquinanti, almeno a quanto viene identificato dai dati forniti dalle stazioni ufficiali di rilevamento dei livelli di ossidi di azoto e anidride carbonica. Questo, ovviamente, non può essere ancora esteso a tutto il territorio nazionale, ma le amministrazioni locali delle metropoli più importanti della nostra penisola, hanno aderito al cosiddetto “Blocco Euro 4”
Partendo da Bologna, sappiamo che già dal primo ottobre 2020 sono scattati i nuovi blocchi nella città, con uno stop esteso poi fino al 10 gennaio 2024 per le vetture diesel Euro 3.
Questa misura è stata estesa anche a tutti quei Comuni della regione Emilia-Romagna con almeno 30.000 abitanti, più precisamente nei giorni della settimana che vanno dal lunedì al venerdì, e nelle ore 8:30/18:30.
Quindi, in sostanza, chi può circolare a Bologna? Fino al 10 gennaio 2024 è stato possibile spostarsi su auto Euro 4 diesel o di categoria ambientale superiore. Ma da questo giorno in poi, c’è il blocco anche di tutte quelle macchine comprendenti questa categoria, con restrizioni che durano fino al 31 marzo 2024 e che danno la possibilità di spostamento solo a chi vanta vetture Euro 5 o superiori.
Per quanto riguarda Milano, sappiamo che la delibera della Giunta Regionale n. 2055 del 21/07/2019, tutta la regione Lombardia ha vietato la circolazione durante l’intero anno solare. Questo blocco delle auto a Milano comporta chiaramente anche limitazioni che valgono sia per le Euro 3, sia per tutte le tipologie inferiori, quindi 0, 1 e 2, nonché per tutti i comuni di fascia 1 e 2.
L’intero programma della Lombardia prevede sempre più stringenti blocchi per gli anni a venire, che andranno sicuramente esteri a macchia d’olio anche alle auto diesel Euro 5 a partire dal 2024. Per quanto riguarda invece il primo ottobre 2025 e 2030, sono previste rispettivamente il blocco delle diesel Euro 6 ed Euro 6 D-Temp. Interessante l’iniziativa intrapresa dalla regione. Stiamo parlando del MoVe-in Regione Lombardia, ovvero un progetto, al momento in fase sperimentale, volto a promuovere un attento e accurato controllo delle emissioni delle macchine, attraverso un monitoraggio basato su effettive percorrenze e dello stile di guida adottato. Il tutto avviene tramite una black-box montata sull’auto che si occupa di rilevare le informazioni tramite collegamento satellitare e un’infrastruttura tecnologica ad hoc.
Le altre regioni
Chi invece abita nelle città venete deve sapere che la regione ha adottato diversi sistemi di rilevamento delle polveri sottili, distinguendole in categorie che vanno da Verde ad Arancio, fino al Rosso. Per questa ragione, a partire dal 31 marzo 2020, sono entrate in vigore delle misure molto forti, che fermano, dal lunedì al venerdì e dalle ore 8:30 alle 18:30, tutte le auto Euro 0, 1, 2 e 3.
Le altre due città più importanti e per cui bisogna sicuramente spendere qualche parola sono Roma e Torino. Se nel Lazio sono al momento presenti e in vigore alcune misure di blocco effettive per le auto diesel, lo stop è previsto in modo più specifico in tutte le ZTL. Infatti, a Roma non si può circolare dal lunedì al venerdì se avete solo veicoli Euro 0, 1 e 2, con una restrizione sempre maggiore in caso di emergenza dovuta ad aumenti dei livelli di smog nell’aria. In questi ultimi casi, entrerà in tutto e per tutto l’estensione delle restrizioni anche ai giorni festivi e al weekend, nelle ore che vanno dalle 7:30 alle 20:30.
A Roma, il blocco delle auto è quindi più omogeneo e rispetta standard leggermente diversi da quelli di altre regioni. In ogni caso, per il momento tutte le auto Euro 4, 5 e 6 sono libere di circolare nella metropoli, anche se si può sempre verificare un fermo di emergenza in caso di entrata in Fascia Verde. Quindi, sempre in base ai livello delle cosiddette PM10 e dello smog nell’aria cittadina, dovrete sempre prestare attenzione nelle fasce orarie dalle 7:30 alle 10:30 e dalle 16:30 alle 20:30, tutti i giorni.
Infine, chi vive a Torino potrebbe partire con una marcia in più e sapete perché? Semplicemente perché questa città è una delle prime che nel Nord Italia ha introdotto il blocco delle auto diesel nel 2020, grazie anche all’attenzione della Regione Piemonte.
In tutta l’area metropolitana possono transitare i veicoli diesel Euro 6 e superiori, mentre quelli Euro 0 e 1 sono assolutamente estromessi, con una limitazione vigente praticamente tutti i giorni della settimana e del mese. In tal caso, potreste informarvi circa le soluzioni offerte da un nuovo impianto GPL, procurandosi sempre un buon avviatore per auto.
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