Il certificato anamnestico della patente stabilisce che il patentato (o neopatentato) sia idoneo alla guida e possa condurre il proprio veicolo senza rischi per se stesso o per gli altri.
Per molti anni in Italia abbiamo avuto diversi tragici incidenti a causa degli alcolici e dell’utilizzo di sostanze stupefacenti, specialmente tra i giovani neopatentati. La regolazione e la tolleranza sugli alcolici ad esempio è stata per anni di manica abbastanza larga, ma con l’aumentare della popolazione sono esponenzialmente (e di conseguenza) aumentati i veicoli in circolazione sulle strade. Per questo il numero di incidenti sulle autostrade e sulle strade provinciali ha avuto un picco, spesso inoltre questi venivano causati da persone che anche in stato di ebbrezza si mettevano al volante.
Grazie alle nuove severissime sanzioni del Codice Stradale che prevedono il ritiro della patente, multe salatissime e addirittura il carcere per chi si mette al volante con un tasso alcolemico di gran lunga superiore a quello consentito. Queste nuove norme hanno fatto sì che il livello di incidenti causati dall’alcool sia diminuito drasticamente, e sebbene il problema ovviamente non sia stato risolto del tutto, molti ci pensano più di due volte prima di mettersi al volante dopo aver alzato il gomito.
Merito anche degli etilometri messi a disposizione sul mercato che permettono di misurare il proprio tasso alcolico e decidere se è il caso di passare le chiavi dell’automobile ad un conoscente, o magari prendere un taxi per rientrare a casa.
Il certificato anamnestico
Dal 2010 in Italia si cerca anche di capire in anticipo se un neopatentato o chi fa il rinnovo risulta idoneo, tramite una certificazione che attesta il non abuso di sostanza alcoliche e l’assoluto non utilizzo di sostanze stupefacenti e psicotrope. Questo si può considerare come un certificato medico per la patente, richiesto per provare che il patentato o neopatentato possa mettersi al volante, sapendo in anticipo se potrebbe risultare pericoloso per gli altri automobilisti e per se stesso.
Fondamentalmente questo certificato è la prova che il conducente di un veicolo si trova nelle condizioni psicofisiche idonee per lo svolgimento della sua attività. Si tratta di una prevenzione richiesta anche per la guida di un’imbarcazione, uso di armi da fuoco e attività lavorative, come pure ai motociclisti, i quali dovranno ovviamente usare un casco da moto, sia alla guida sia quando sono passeggeri.
Il certificato anamnestico potrebbe non venire rilasciato in alcuni casi e quindi non rendere la patente dell’individuo idonea. Si tratta di patologie che vengono ritenute rischiose per chi si mette alla guida di un mezzo, ad esempio il diabete, problemi cardio circolatori, epilessia, problemi alla vista e ovviamente dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti o psicotrope.
Come ottenere il certificato
Si ottiene con una visita medica per la patente, quindi viene rilasciato da un medico autorizzato. Queste figure professionali sono il medico curante, il medico legale per l’ASL (da individuare in base alla vostra residenza) e i medici del Ministero della Salute. Per avere validità il certificato medico deve necessariamente venire rilasciato da questi professionisti, altrimenti non verrete ritenuti idonei per la patente.
Per ottenere questo certificato dovrete avere i seguenti documenti: la richiesta di una visita medica, i dati anagrafici, i dati anamnestici e l’indicazione della patente per la quale volete fare la visita. Inoltre avrete bisogno di un documento di riconoscimento (la carta d’identità o passaporto) e di tre fotografie. Nel caso abbiate già fatto il certificato per il rilascio della patente e dovete eseguire il primo rinnovo, allora dovrete portare anche un certificato anamnestico del vostro medico di famiglia.
La validità del certificato medico
Per essere ritenuto valido sono richiesti i dati dell’individuo, la struttura sanitaria dalla quale è stato rilasciato e l’oggetto del certificato, oltre ovviamente alla firma del medico, quella dell’individuo interessato e alla data di rilascio. Il documento non deve presentare alcuna correzione o danno che ne comprometterebbero la validità.
Il costo del certificato medico
Il documento anamnestico non ha un costo molto alto, inoltre avrete diverse possibilità per ammortizzare un minimo la spesa. Se volete ottenerlo senza perdere troppo tempo, potrete rivolgervi al vostro medico di famiglia che vi chiederà una cifra intorno ai 100 euro. Con i medici dell’ASL potrete risparmiare, andando a pagare un totale di più o meno 40 €, quindi si tratta di una soluzione vantaggiosa, sebbene più dispendiosa a livello di tempo.
Cos’è la certificazione sanitaria unica?
Questo tipo di certificazione viene richiesta solo ai concorrenti per i settori di impiego nelle Forze Speciali, in modo da accertare che l’individuo sia idoneo a livello psico-fisico. Non dovrete quindi preoccuparvi di effettuarla, per la patente basta quella anamnestica.
Quanto costa la patente?
Prendere la patente ha un costo abbastanza elevato che può arrivare intorno ai 1.000 € di spesa complessiva. La cifra comprende l’esame teorico che da privatista costa 200 €, mentre con l’autoscuola arriva a 700 €. Le esercitazioni su strada, al contrario delle lezioni teoriche, sono obbligatorie, bisogna farne almeno sei per poter accedere all’esame di pratica. Il costo può variare dai 200 ai 400 €.
La documentazione per la Motorizzazione Civile invece costa 150 €, mentre la partecipazione all’esame solitamente costa 100 €. Molti per risparmiare preferiscono affrontare l’esame teorico da privatisti, una soluzione molto comoda per i lavoratori che ancora devono conseguire la patente e non hanno tempo di partecipare alle lezioni.
La durata della patente può variare in base all’età del conducente, fino ai 50 anni va rinnovata ogni dieci anni, mentre sono 5 gli anni prima del rinnovo tra i 50 e i 70. Passati i 70 anni sarà necessario effettuare il rinnovo ogni 3 anni.
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