Autovelox: come funziona e come evitare le multe

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

L’eccesso di velocità è un pericolo per la propria incolumità e quella degli altri, per questo il legislatore ha stabilito delle sanzioni

 

Devono rispettare determinati criteri di installazione e taratura periodica. Inoltre, la norma prevede che l’autista sia sempre adeguatamente informato della sua presenza. Ma in pratica, l’Autovelox come funziona?

Si fa presto a dire Autovelox. Il principale e più noto sistema di rilevamento della velocità dei veicoli si può trovare solo in autostrade e strade extraurbane principali. Per poter essere attivo in altri contesti è necessario che rispetti determinati criteri. Negli altri tratti stradali possono essere presenti sistemi di rilevazione diversi che funzionano in modo distinto.

 

Polizia di Stato e Autovelox

Ogni individuo alla guida di un mezzo deve rispettare il codice della strada: i centauri devono indossare il casco da moto, gli autisti devono avere la cintura e tutti devono rispettare la segnaletica in fatto di limiti di velocità. Per limitare gli incidenti, la velocità dei veicoli deve essere controllata e non superare le soglie indicate in base alle caratteristiche del mezzo e della strada.

Ogni strada adotta limiti diversi che dipendono da fattori distinti. È dovere delle istituzioni pertinenti fare in modo che le indicazioni siano sempre chiare e facilmente identificabili da chi è alla guida. La Polizia Stradale ha il compito di verificare che si rispetti la normativa vigente in ogni specifico tratto. A seconda del tipo di strada, che sia del centro città, extraurbana principale o secondaria, oppure autostrada, vigono norme specifiche che regolamentano il sistema di rilevazione della velocità effettiva.

Cosa prevede la legge in caso di eccesso di velocità

In linea di massima, questi sono i limiti che valgono nelle diverse strade:

Autostrade: 130 km/h

Strade extraurbane principali: 110 km/h

Strade extraurbane secondarie: 90 km/h

Strade del centro abitato: 50 km/h

L’agente di Polizia presiede il controllo della velocità auto negli ultimi due casi, notificando al guidatore l’avvenuta effrazione nel momento in cui viene rilevata. Mentre per quanto riguarda i primi due gli Autovelox fissi operano in autonomia senza obbligo di agente al posto di blocco.

In caso di eccesso di velocità, la multa non è sempre uguale, ma esistono diverse fasce di tolleranza:

Eccesso entro i 10 km/h oltre il limite sanzionabile: multa da 41 a 139 €

Eccesso entro i 10 e i 40 km/h: multa da 169 a 680 € e decurtazione di 3 punti della patente

Eccesso entro i 40 e i 60 km/h: multa da 532 e 2.127 €; decurtazione di 6 punti e sospensione della patente da 8 a 18 mesi se l’infrazione si ripete nel biennio successivo

Eccesso oltre i 60 km/h: multa da 829 e 3.316 € e decurtazione di 10 punti e sospensione della patente da 6 a 12 mesi, che può trasformarsi in revoca se l’infrazione si ripete nel biennio successivo

Inoltre, è bene considerare due casi specifici:

Dalle 22.00 alle 7.00 tutte le sanzioni indicate sopra aumentano di un terzo del loro valore Se l’infrazione è commessa da un neopatentato le pene sono raddoppiate ed è prevista la possibilità della revoca della patente

Come viene rilevata la velocità

Non tutti i sistemi di rilevazione funzionano allo stesso modo, alcuni leggono la velocità istantanea del veicolo, mentre altri sono in grado di fare una media lungo un tragitto. Sulle strade del nostro paese ci sono diversi tipi di Autovelox, omologati in periodi diversi oppure dispositivi che funzionano in maniera distinta.

È il caso di:

Autovelox fissi

Autovelox mobili

Tutor

Sistema Vergilius

L’installazione degli Autovelox fissi rispetta la normativa come indicato in precedenza. Inoltre, sul sito della Polizia di Stato è possibile trovare la mappa aggiornata di settimana in settimana con la disposizione delle diverse colonnine di rilevamento.

Diverso è il caso per quanto riguarda i dispositivi mobili. Sono quelli utilizzati dalle pattuglie che presidiano le strade extraurbane secondarie oppure le strade urbane a scorrimento in cui sia possibile per l’auto fermarsi per ricevere la notifica della multa.

Il Tutor si distingue dagli altri sistemi di rilevamento perché riesce a ottenere una media della velocità in un tratto di solito compreso tra 10 e 25 chilometri. Lo fa grazie alla presenza di due rilevatori, al punto A d’ingresso e punto B alla fine del percorso monitorato. Lo scopo è rilevare la velocità media e quindi evitare che gli autisti rallentino solo in prossimità del dispositivo. Non rilevando la velocità istantanea, questo dispositivo è in grado di fornire un dato più accurato e dissuadere in maniera più efficace l’autista che così mantiene un’andatura sempre prudente.

Il sistema detto Vergilius, invece, è adottato in forma sperimentale solo in alcune strade e in un ramo della Salerno-Reggio Calabria. È equiparabile in parte al sistema Tutor così come indicato dallo stesso sito della Polizia di stato. Diverso il discorso per quanto riguarda i cosiddetti Autovelox arancioni. Si tratta di dispositivi non preposti alla notifica dell’infrazione, si limitano a segnalare al guidatore la velocità in un determinato momento per invitare a mantenere un’andatura più adeguata al contesto.

Come chiedere l’annullamento della multa

Non sempre tutte le multe emesse da questi sistemi di rilevamento sono lecite. In alcuni casi il legislatore offre delle aperture per contestare la sanzione. Il caso più eclatante è quello in cui il guidatore supera i limiti per questioni di urgenza. La corsa verso l’ospedale è il caso più comune. In questa circostanza, una volta notificata la multa o persino prima che questo avvenga, è possibile allegare la documentazione prodotta dall’ospedale per giustificare la propria condotta.

Il Giudice di Pace può intervenire, invece, se si desidera dimostrare che il sistema di rilevamento della velocità non era a norma e quindi non in grado di rilevare il dato corretto. Infatti la legge prevede che i dispositivi siano sottoposti a taratura annuale per verificare che rilevino sempre l’esatta velocità del veicolo. Se la multa viene effettuata da un dispositivo non revisionato e tarato ogni anno, la multa non è valida.

 

 

 

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