Una novità nel settore automotive, le auto a idrogeno potrebbero essere una buona soluzione alternativa per ridurre l’inquinamento e l’impatto dei trasporti sull’ambiente.
Nel corso degli ultimi anni il problema del cambiamento climatico sta diventando sempre più grave. Se dieci anni fa si potevano solo ipotizzare le varie drastiche variazioni sulle temperature e sul clima generale del pianeta, adesso sono assolutamente tangibili. Le ipotesi degli esperti nel settore non sono proprio rosee, infatti se non verranno presi provvedimenti a livello globale, entro il 2050 potremmo raggiungere il punto di non ritorno.
Per questo in molti settori si sta cercando di trovare delle alternative valide al consumo di carburante. Gasolio e benzina sono tra i principali agenti inquinanti, non a caso in molti centri cittadini italiani si prova a limitare l’accesso dei veicoli nel centro della città, così come l’utilizzo di più di un veicolo per nucleo familiare.
Nel campo automotive sono entrate in commercio le automobili elettriche, sebbene queste siano ancora abbastanza costose (anche nell’usato) e quindi poco accessibili a chi dispone di un budget limitato. Una buona alternativa sono le ibride che consentono di passare dall’alimentazione elettrica alla benzina, in modo da alternare performance e consumi in base alle proprie necessità.
Le auto a idrogeno
L’auto del futuro sembra quindi avere un volto ben definito nei modelli elettrici, sebbene i nuovi veicoli con motori a idrogeno si presentano come un’alternativa molto convincente. Il motore a idrogeno si divide in due categorie diverse chiamate HICEV (Hydrogen Internal Combustion Engine Vehicle) o FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle). La prima è caratterizzata dalla combustione interna del motore, mentre la seconda dalla produzione di elettricità attraverso la reazione dell’ossigeno con una pila a combustibile.
Grazie all’idrogeno il motore non produce alcun gas, in quanto verrà semplicemente scaricato del vapore acqueo che non avrà alcun impatto sull’ambiente. Se vi state chiedendo cos’è l’idrogeno, possiamo dirvi che è il primo elemento della tavola periodica nonché il combustibile più diffuso in tutto l’Universo. Nonostante questo, sul nostro pianeta è possibile trovare idrogeno solo combinato ad altri elementi, come ad esempio l’acqua. Per produrre l’idrogeno a livello energetico si usano diversi processi come l’elettrolisi che prevede la reazione prodotta dall’elettricità e dall’acqua.
I vantaggi delle auto a idrogeno
La macchina a idrogeno presenta diversi lati positivi, primo fra tutti l’abbattimento delle emissioni nocive dei tubi di scarico del veicolo fino al 100%. Prendiamo come esempio la nuova Toyota a idrogeno chiamata Mirai (Futuro), un’automobile in grado di ridurre notevolmente anche i consumi grazie alla tecnologia TFCS (Toyota Fuel Cell System), una variazione della casa nipponica sulla già esistente FCS che garantisce una grande efficienza energetica.
La Mirai si può rifornire in pochissimo tempo, infatti per una carica completa sono necessari solo cinque minuti, molto più veloce quindi di un’automobile elettrica. L’idrogeno come combustibile inoltre può essere generato in modo totalmente ecologico dalle varie aziende del settore, quindi assolutamente meno inquinante rispetto del gasolio o della benzina. Per quanto riguarda i consumi siamo quasi sugli stessi livelli delle automobili a benzina, infatti è possibile fare un pieno con 50 euro, anche se chiaramente questa cifra può variare in base alla capienza della bombola di idrogeno e alla cilindrata del veicolo. Sulla manutenzione invece si possono ottenere diversi vantaggi, ad esempio l’auto a idrogeno non avrà bisogno del cambio d’olio.
Gli svantaggi
Al momento i lati negativi delle automobili a idrogeno superano quelli positivi. Partiamo dallo stoccaggio dell’idrogeno che risulta molto meno pratico rispetto a quello del carburante, ma sul quale si stanno facendo notevoli progressi. A livello di prezzi, le automobili a idrogeno come la Toyota Mirai si rivelano alquanto proibitive, trattandosi di modelli che potremmo definire quasi ‘sperimentali’. Parliamo di cifre che superano i 70.000 euro, quindi riservate solo agli automobilisti con un budget davvero alto.
Trattandosi di una tecnologia nuova, possiamo aspettarci un ammortizzazione dei prezzi nel corso dei prossimi anni, sebbene per la produzione di massa di questi veicoli sarà necessario attendere molto di più a meno che non ci sia una vera e propria rivoluzione nel settore automotive. Ad ogni modo, attualmente i distributori di idrogeno sono davvero pochi, in Italia ce ne sono solo quattro o cinque sparsi in tutto il paese, cosa che rende davvero poco pratico fare rifornimento.
Per quanto riguarda le performance, le auto a idrogeno non reggono certo il confronto con i modelli a benzina, inoltre la bombola molto ingombrante appesantisce notevolmente il veicolo. Per questo motivo inoltre le automobili a idrogeno sono di grossa cilindrata, molto pratiche per lunghi viaggi, ma non molto per la città. È necessario un baule ampio che possa contenere la bombola e concedere lo spazio per inserire tutto il necessario per la famiglia, come il miglior trio per i propri bambini.
Il futuro per le auto a idrogeno
La produzione di idrogeno al momento è ancora troppo bassa perché i veicoli alimentati con questo combustibile vengano prodotti su larga scala. L’unione tra idrogeno e auto è molto recente, si calcola infatti che se questa tecnologia prenderà piede e verrà perfezionata sarà possibile accedervi ad un prezzo ragionevole almeno tra dieci anni.
Nel 2025 Audi lancerà una linea di dodici modelli basati sulla nuova Audi H-Tron che potrebbero dare il LA ad altre ditte del settore automotive per creare nuove automobili a idrogeno a prezzi più accessibili. D’altronde se si vuole davvero cercare di limitare i danni prima del 2050, sarà necessario rendere disponibili a tutti le nuove tecnologie meno inquinanti.
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