A beneficio di tutti gli automobilisti, neopatentati e non, ecco tutto quello che c’è da sapere sul sorpasso: a partire dalle norme e dai regolamenti fino alla segnaletica stradale.
L’articolo 148 del Codice della Strada definisce il sorpasso come la manovra con cui un autoveicolo, o un motoveicolo, superano un pedone, un animale oppure un altro veicolo che si trovano fermi o in movimento sulla parte della corsia che in normali circostanze è destinata alla circolazione dei veicoli.
Come tutte le altre manovre di guida, quindi, anche la manovra di sorpasso deve essere eseguita rispettando delle basilari norme di sicurezza; bisogna cioè assicurarsi che la strada sia libera, che la visibilità sia ottimale e che tanto il veicolo che segue quanto quello che si intende superare non siano a loro volta impegnati nel compiere un sorpasso.
Bisogna inoltre rispettare la segnaletica orizzontale, ovvero le strisce dipinte sull’asfalto; ma a questo punto conviene approfondire ulteriormente l’argomento e vedere cosa dice in merito il Codice della Strada.
Come interpretare la segnaletica
La segnaletica è la prima cosa a cui fare riferimento, sia quella orizzontale costituita da strisce, scritte e simboli dipinti sull’asfalto, sia da quella verticale, che nel caso del sorpasso è costituita dai cartelli di inizio divieto e fine divieto.
Il sorpasso è consentito soltanto se sulla strada è presente la linea tratteggiata a dividere le corsie di marcia, mentre la linea continua è da considerarsi invalicabile; sui tratti stradali dove le corsie sono suddivise da linee continue, quindi, non è consentito sorpassare altri veicoli e se questi hanno un’andatura di marcia più lenta rispetto al proprio veicolo bisogna rallentare e adeguarsi.
L’attenzione maggiore va posta quando ci si trova a percorrere strade a doppio senso di circolazione dove le corsie non sono separate da uno spartitraffico centrale, come succede spesso nelle strade extraurbane per esempio, perché in questi contesti la segnaletica orizzontale cambia a seconda della conformazione del percorso. Nelle curve, per esempio, è presente la linea bianca continua a separare le due corsie, mentre sui tratti rettilinei questa è sostituita dalla linea tratteggiata di mezzeria; dal momento che per eseguire il sorpasso a sinistra come da manuale bisogna per forza invadere la corsia del senso opposto di marcia, bisogna fare molta attenzione a verificare che questa sia completamente sgombra prima di iniziare la manovra.
Per quanto riguarda la segnaletica verticale invece, come accennato prima, sono solo due le tipologie di cartelli che regolano la manovra di sorpasso, quelli di divieto e quelli di fine divieto. In entrambi i casi si tratta di segnali rotondi con il fondo bianco e le silhouette di due automobili dipinte al centro; il segnale di divieto, però, è caratterizzato dal bordo circolare rosso mentre quello di fine divieto è interamente bianco e le due auto sono separata da una striscia nera verticale leggermente inclinata.
I segnali di divieto e fine divieto sono collocati rispettivamente all’inizio e alla fine delle tratte dove è assolutamente proibita la manovra di sorpasso, indipendentemente da quanto indicato dalla segnaletica orizzontale. Questa precisazione è d’obbligo perché in alcune circostanze il segnale di divieto di sorpasso può essere installato in via temporanea, per esempio nel caso di lavori sulle corsie stradali.
Quando è vietato il sorpasso
Ricapitolando, quindi, la manovra di sorpasso è vietata in presenza della linea continua e dei segnali di divieto; inoltre è assolutamente proibito tentare il sorpasso quando ci si trova in corrispondenza oppure in prossimità di curve, dossi e incroci, inclusi quelli con i passaggi a livello senza barriere, e in condizioni di scarsa visibilità.
Il sorpasso a destra è generalmente proibito, a meno che il veicolo che si intende sorpassare non stia svoltando a sinistra oppure si trovi a percorrere la corsia veloce di una strada con carreggiate separate e più corsie per ogni senso di marcia. Quest’ultima attenuante vale anche per il sorpasso in curva, che di norma è proibito quasi ovunque tranne che in autostrada.
In assenza di segnaletica verticale, invece, bisogna fare riferimento alla segnaletica orizzontale; di conseguenza è assolutamente proibito il sorpasso striscia continua o sulla doppia striscia continua.
Le strade extraurbane a doppio senso di circolazione
È consentito invece il sorpasso nei tratti stradali dove è presente la doppia striscia costituita da una linea continua e una linea tratteggiata affiancate; in questo caso il sorpasso è consentito esclusivamente nella corsia dal lato della linea tratteggiata. Questo tipo di segnaletica orizzontale si trova quasi esclusivamente sulle strade extraurbane a due corsie, una per ogni senso di marcia, questo significa che la posizione della linea continua e della linea tratteggiata possono alternarsi durante il tracciato a seconda della direzione delle curve e della morfologia del percorso.
Cosa si rischia quando si infrange il divieto di sorpasso
Se avete cambiato le parti per auto allo scopo di migliorare le prestazioni di guida e avete tanta voglia di mettere alla prova il nuovo filtro aria sportivo, oppure i nuovi scarichi, premendo più del dovuto sull’acceleratore, vi conviene evitare di farlo sulle strade normali; meglio noleggiare una pista invece, in modo da potervi sbizzarrire in tutta comodità e sicurezza senza rischiare di infrangere la legge.
Eseguire un sorpasso sulla striscia continua, su un tratto soggetto a divieto o in qualsiasi altra circostanza in cui si è interdetti da questa manovra, infatti, significa rischiare una sanzione pecuniaria che può oscillare dai 42 ai 173 euro a seconda delle circostanze, oltre alla decurtazione di due punti dalla patente.
Ad alcuni potrà sembrare poco, ma bisogna considerare che spesso e volentieri alla multa per infrazione al divieto di sorpasso si aggiunge anche quella per eccesso di velocità, che è di gran lunga più salata.
Anche limitandosi a prendere solo la multa divieto di sorpasso, inoltre, non bisogna trascurare la sottrazione dei punti dalla patente, visto che per reintegrarli è necessario frequentare un corso di recupero a pagamento; il costo dei corsi varia a seconda della quantità di punti da recuperare: per reintegrare 6 punti sulle patenti A e B, per esempio, costa circa 180 euro mentre dai 9 punti in su bisogna spendere dai 250 ai 400 euro.
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