Documenti e costo per la rottamazione auto

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Ritrovarsi con un auto da rottamare e non sapere come procedere può essere una seccatura, leggete dunque con attenzione il nostro articolo per scoprire tutto ciò che c’è da sapere su questa procedura.

 

E così è arrivato il momento di mandare in pensione la vostra vecchia auto ma non avete idea né dei costi né del come rottamare auto, non c’è però nulla da temere poiché nel nostro articolo cercheremo di evidenziare tutti i passaggi chiave del procedimento, indicandovi i documenti essenziali e a chi rivolgervi per completare l’operazione e, magari, acquistare anche un nuovo veicolo.

 

Rottamare auto, come funziona?

Se vi ritrovate con una vecchia auto che non può più circolare in seguito ai limiti imposti dalle regioni e dai singoli comuni sui modelli più vecchi e inquinanti, l’unica via d’uscita è quella della demolizione auto, non abbiate paura però poiché non sarete voi a doverla eseguire in prima persona, per quanto divertente potrebbe essere.

Esistono diversi modi per effettuare la procedura e il primo e più semplice è proprio l’acquisto di una nuova automobile, consegnando la vecchia direttamente al concessionario. Dopo aver espletato le pratiche d’acquisto, vi verranno chieste le chiavi della macchina, entrambe le targhe e il libretto di circolazione, in modo che il venditore possa rottamarla per voi, questi avrà un mese, 30 giorni circa, per portarla al centro di demolizione e farla cancellare dal PRA, il Pubblico Registro Automobilistico. 

Qualora invece non abbiate alcuna intenzione di spendere soldi per un altro veicolo poiché avete deciso di spostarvi con mezzi differenti, come quelli pubblici o anche una comoda bicicletta, la soluzione è recarsi con l’automobile presso un apposito centro di raccolta. È molto importante non abbandonare il luogo se prima non vi è stato rilasciato un certificato di rottamazione, ma a cosa serve questo documento di preciso? Con tale certificato sarete esonerati da qualsiasi responsabilità relativa al veicolo, se il demolitore dovesse rivendere l’automobile a terzi e questi fossero colti in flagrante commettendo un crimine, voi non dovrete preoccuparvi di essere tirati in ballo poiché con la dichiarazione di rottamazione siete stati sollevati da complicazioni future.

 

Verifiche pre-rottamazione

Prima di vedere in dettaglio quanto costa rottamare un auto, dobbiamo sottolineare alcuni elementi di estrema importanza. Innanzitutto, prima di effettuare la rottamazione è consigliato verificare che il veicolo non sia sottoposto ad alcun fermo amministrativo, una misura restrittiva imposta da agenzie di riscossione crediti qualora il proprietario dell’automobile abbia debiti non saldati. La rottamazione, così come la circolazione, è vietata qualora questo sia presente.

Non bisogna dimenticarsi dell’assicurazione, sarebbe una vera e propria seccatura continuare a pagare per un veicolo che non esiste più, per questo è bene informare l’agenzia con cui si ha un contratto che il veicolo è stato rottamato. A seconda della propria situazione assicurativa, la quota già versata potrà essere rimborsata o spostata su una nuova automobile.

Quanto costa rottamare una macchina?

Entriamo dunque nel vivo del discorso parlando di prezzi, poiché nulla è propriamente gratuito. Chiariamo subito che la rottamazione auto è gratis, tuttavia vi sono dei costi aggiuntivi che l’utente è tenuto a pagare, ovvero l’imposta di bollo di circa 32 euro e circa 13 euro aggiuntivi come tassa per l’ACI, l’Automobile Club d’Italia.

Il costo rottamazione auto è dunque esiguo e non bisogna preoccuparsi di spendere cifre importanti, in realtà se avete comunque intenzione di acquistare una nuova automobile è molto più conveniente rottamare contestualmente il vecchio veicolo, eliminando il costo demolizione auto in toto. Questo è possibile soprattutto grazie agli ecoincentivi, che sono stati introdotti nel 2019 e confermati non solo nella difficile congiunzione che è stata il 2020 ma anche per il 2024, rendendo il momento favorevole per chi vuole cambiare macchina con un modello più nuovo, performante e meno inquinante.

 

Incentivi e bonus 2024

Per l’anno in corso sono presenti degli incentivi di cui vale la pena approfittare. Immatricolare una nuova automobile vi darà diritto a uno sconto in base al livello di emissioni, con tagli consistenti al prezzo: da 0 a 20 g/km, ovvero auto elettriche o ibride, si risparmieranno fino a 10.000 euro; per auto con emissioni da 21 a 60 g/km lo sconto è di 6.500 euro e infine, per quelle più inquinanti, con emissioni da 61 a 135 g/km, si potranno risparmiare 3.500 euro. Naturalmente ci sono delle limitazioni, le auto acquistate infatti non dovranno avere un prezzo di listino superiore a 50.000 euro IVA esclusa.

Molto conveniente è anche il bonus mobilità introdotto, per esortare i possessori di vecchie auto inquinanti a eseguire finalmente la rottamazione. Avrete tempo dal primo gennaio al 31 dicembre del 2024, con la possibilità di ottenere: 1.500 euro per rottamare auto da Euro 0 a Euro 3; 500 euro per i motocicli da Euro 0 a Euro 2 e per quelli Euro 3 a due tempi. Potrete utilizzare il bonus per l’acquisto di biciclette, monopattini ad alimentazione elettrica, abbonamenti per il servizio di trasporto pubblico o anche per il car sharing.

Rottamazione, cosa salvare?

In alcuni casi, potreste ritrovarvi a rottamare un’auto ancora funzionante o con pezzi integri che potrebbero interessare ad altre persone che collezionano auto d’epoca o che avrebbero bisogno di un pezzo di ricambio per il proprio veicolo. Prima di demolire l’intera auto, quindi, cercate di capire se potete rivendere alcune parti come per esempio gli specchietti, le portiere, la componentistica elettrica e procuratevi anche un tester per batteria auto, per recuperare anche la batteria qualora ne valga la pena. 

L’unico neo è rappresentato dalla necessità di avere una buona conoscenza non solo di motori ma anche del mercato, se non ne sapete nulla vi invitiamo a rivolgervi a un amico o conoscente che potrebbe essere più esperto nel campo, al fine di valutare in modo consono il da farsi.

 

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