Sospensione patente: quando avviene e come rimediare

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Diverse sono le sanzioni a cui si va incontro quando non si rispettano gli obblighi del Codice della Strada. La sospensione della patente è tra queste: scopriamo tutto quello che c’è da sapere. 

 

Neopatentati e guidatori esperti hanno alcune cose in comune: tra queste, sicuramente ci sono gli obblighi del nostro Codice della Strada, nei cui articolo sono presenti anche le diverse sanzioni a cui si va incontro in caso di negligenza. Guidare in sicurezza non solo è auspicabile ma anche fondamentale per non creare pericoli a voi stessi e a chi vi sta intorno.

A tal proposito, esistono diverse sanzioni accessorie indicate proprio dal nostro Codice della Strada, tra cui compare anche la sospensione della patente e il più temuto ritiro.

Nelle prossime righe faremo maggiore chiarezza proprio su questo, analizzando passo per passo tutte le ipotesi da tenere in considerazione per evitare spiacevoli situazioni.

In più, capiremo anche qual è l’effettiva durata della sospensione della patente e tutto ciò che riguarda questi aspetti. Perché, come sempre, vale la regola: prevenire è meglio che curare, perché viaggiare consapevoli e al sicuro è la medicina migliore.

Quando si può parlare di “sospensione della patente”?

Bisogna essere sinceri: spesso e volentieri si ha scarsa conoscenza dei significati di determinati termini, soprattutto se non si è avvezzi alle specifiche giuridiche. Tuttavia, dato che la maggior parte degli italiani ha un’auto e la patente, perciò si presuppone che si metta alla guida quasi ogni giorno, è bene sapere cosa si intende per sospensione della propria licenza. Ebbene, si tratta di una vera e propria sanzione accessoria, che viene prevista in aggiunta a quella di tipo amministrativo, in seguito a violazioni delle normative del Codice della Strada.

Tuttavia, non sono è solo questo il caso in cui può verificarsi la sospensione della licenza di guida, perché potrebbe anche accadere di perdere i requisiti fisici e psichici in seguito a un incidente o per qualsiasi altra ragione: ciò rende difficile la guida, perciò per evitare danni ulteriori e situazioni spiacevoli si procede alla sospensione effettiva.

Nel caso della prima ipotesi, comunque, non si può parlare di una sanzione perenne, perché anzi avviene per un determinato periodo di tempo, generalmente dipendente dal tipo di infrazione commessa.

Quando avviene?

Può capitare che all’improvviso arrivi una notifica di sospensione della patente per raccomandata. Arriva all’improvviso? Hanno forse sbagliato destinatario o è uno scherzo del destino? In ogni caso, se arriva ci sarà un motivo ben specifico e sicuramente non è da trascurare dato che se vero, si tratta di un bel problema. Infatti, come abbiamo menzionato in precedenza, sono diverse le possibili violazioni del Codice della Strada. Queste prevedono anche sanzioni di due tipologie principali: amministrative e accessorie, perciò facciamo un po’ di chiarezza a riguardo.

Il primo caso per cui può essere prevista una notifica di sospensione della patente anche dopo 20 giorni è nell’ipotesi di guida in stato di ebbrezza. In questi casi, si tratterà di una sanzione accessoria che prevede il ritiro della licenza di guida da minimo 3 mesi a un massimo di 6 mesi nel caso di tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/litro. Se però, guidando in stato di ebbrezza, causate anche un incidente, allora la sospensione aumenta fino a 2 anni. Più i valori aumentano e maggiore sarà il peso della sanzione: con valori compresi tra 0,8 e 1,5 g/litro, è prevista la sospensione per massimo 1 anno, mentre se superano questi dati, si arriva 2 anni.

Chiaramente, le limitazioni sono più stringenti per tutti quei neopatentati che si mettono alla guida fin da subito, e viene applicata assolutamente la tolleranza zero. Quindi, strizzate l’occhio all’etilometro e non mettetevi mai alla guida se avete bevuto anche solo un bicchierino. La restituzione della patente dopo la sospensione per guida in stato di ebbrezza può avvenire a seconda dei casi solo dopo qualche mese, oppure, in situazioni più gravi, anche dopo qualche anno.

Ma oltre a queste situazioni eclatanti, sono moltissime altre le possibili ragioni per cui può esserci un’infrazione e quindi una sanzione di questo tipo. Per esempio, troviamo anche la conduzione di un veicolo senza una patente valida, oppure il mancato rispetto dei limiti di potenza specifica del veicolo. Altresì, i casi dei cosiddetti sorpassi pericolosi oppure l’uso del cellulare durante la guida, ma anche il non essersi fermati dopo aver provocato un incidente stradale. Questi sono solo alcuni, ma quanti si chiedono se l’infrazione del semaforo rosso comporta la sospensione della patente, la risposta è anche qui affermativa, e specifichiamo che comporta la sospensione da 1 a 3 mesi.

Cosa si fa quando c’è la restituzione patente dopo sospensione

L’art 218 CdS ci parla proprio della sospensione della patente e dei vari casi in cui questa si può verificare. Ciò nonostante, dobbiamo anche specificare che ci sono varie situazioni per cui questa sanzione viene annullata o comunque si riduce. In primis, quando si conclude il periodo di sospensione della patente: per ottenere il documento nuovo, bisogna contattare l’ufficio preposto del Prefetto e della Motorizzazione Civile, per sapere se è disponibile il ritiro.

Ci possono anche essere casi in cui si verifica una nullità dell’ordinanza prefettizia della sospensione della patente. Per esempio, se si ritiene che la sanzione accessoria sia sbagliata, si può fare subito ricorso entro 60 giorni dalla notifica. Per evitare qualsiasi problema, vi consigliamo di chiedere una mano a un professionista, così, se siete dalla parte giusta, non dovrete rinunciare a nulla. Anche perché, potrebbe verificarsi una riduzione della sospensione della patente per motivi di lavoro.

Quindi, l’unico metodo per rimediare è quello di chiedere una nuova verifica dei fatti, e di far valutare in modo specifico il vostro caso, oppure attendere che termini il periodo di sospensione effettiva.

 

 

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